Cos'è il Cotone?

Il cotone è una fibra naturale che viene coltivata dagli uomini da oltre 9.000 anni. Il suo arrivo prima in Sicilia e poi nel resto d’Europa avviene attraverso gli arabi che la importano nel 350 a.C. grazie ai sistemi di irrigazione che avevano saputo sviluppare. La pianta, però, veniva già utilizzata da oltre 4.000 anni dalle civiltà Maya e Incas. Oggi i tre maggiori produttori sono la Cina che si colloca al primo posto, seguita dall’India e dagli Stati Uniti.

Per quanto riguarda il processo produttivo, a grandi linee possiamo dire che con la filatura si trasformano le fibre tessili in filato. Lo step successivo è l’eliminazione delle impurità come foglie e terra, e poi avviene la fase della tintura grazie alla quale il filato viene colorato. Successivamente si passa alla tessitura dove filo e ordito si incontrano e danno origine al tessuto. Infine, si attua il finissaggio che ne migliora il risultato finale.

Gli usi del Cotone e del Filato di Cotone

Il tessuto di cotone un tempo era considerato di lusso, poi attraverso l'utilizzo dei macchinari è stato possibile implementarne la produzione e abbassarne i costi. Oggi è utilizzato per l’arredamento tessile e per l’abbigliamento. Per tende, cuscini e divano viene adoperato il robusto Chintz, caratterizzato dalla mano lucida, spesso propone stampe di fiori con colori accesi. Il denim è forse tra i tessuti in cotone più utilizzati al mondo, dalle giacche ai jeans agli abiti da donna, la produzione è ampia. Un tessuto in cotone che è nato in India è il Seersucker, fresco e piacevole alla mano è leggermente mosso a causa della trama in cui sono presenti fili di cotone tesi e altri morbidi. Viene utilizzato per abiti primaverili ed estivi e spesso è a righe. Con il Filo di Scozia si producono calze dall’aspetto setoso mentre gli asciugamani in spugna e la biancheria per la casa sono altri elementi tessili. È importante poi sapere che nella produzione se la fibra è più lunga è anche più resistente e quindi il tessuto di cotone è maggiormente costoso.

La produzione del Cotone

I semi della pianta di cotone dopo la raccolta sono convogliati nella macchina sgranatrice che raccoglie la fibra dopo aver eliminato gli scarti di foglie e terra. Una seconda macchina provvede a formare delle fibre di alcuni centimetri per la filatura durante la quale si eliminano quelle eccessivamente corte. Segue poi la torcitura in cui la torsione aumenta la resistenza del filato, e la imbozzimatura dove si garantisce una copertura uniforme della orditura. Infine si arriva alla tessitura, che realizza vari tipi di intreccio, al pretrattamento che migliora l’assorbimento del cotone, e alla immagliatura realizzata attraverso una macchina per maglieria che si occupa del concatenamento delle maglie. Ottenuto il tessuto, si arriva al capo di abbigliamento attraverso processi di tintura, stampa e finissaggio.

I vantaggi di un tessuto in Cotone

I vantaggi dati dal tessuto in cotone sono numerosi perché è una fibra naturale anallergica che permette la traspirazione. Si tratta di un filato resistente, anche se va detto che la resistenza dipende da quanto sono regolari le fibre e dallo spessore del tessuto. Composto al 95% da cellulosa, il cotone non ha problemi per quanto riguarda i lavaggi mentre per l’asciugatura i raggi diretti del sole potrebbero ingiallire le fibre. Inoltre, il tessuto è fitto e setoso e al tatto si presenta morbido. La caratteristica tecnica della morbidezza è appannaggio anche della viscosa che si produce dalla cellulosa e dal cascame del cotone. Semplice da modellare e da tingere, la viscosa si utilizza per camicie, magliette, gonne, pantaloni e sciarpe.